LE DANNUNZIANE
MARIA CRISTINA CRESPO

GIARDINO DELLE MUSE DANZANTI:
LE DANNUNZIANE

Musei di Villa Torlonia - Casina delle Civette

Loie Fuller, Ida Rubinstein, Cléo de Merode, la Bella Otero, Mata Hari, Isadora Duncan, la Marchesa Casati, Olga Koklova, perennemente sospese tra mito e oblio, considerate troppo spesso più adatte alla cronaca mondana che alla Storia, sono protagoniste dei vasi-ritratto di Maria Cristina Crespo, pezzi unici modellati e dipinti in ceramica a più cotture, che danno vita ad una installazione particolare, un giardino nel quale i fiori sono quelli amati dagli artisti del Liberty, il glicine di Tiffany, la rosa di Mackintosh, la datura di Lalique, il giglio di Mucha.

Artista di respiro internazionale, la Crespo torna ad esporre a Roma dopo aver passato alcuni anni a collaborare con la trasmissione della RAI Art News, partecipando inoltre ad alcuni importanti progetti di Achille Bonito Oliva, come L’Atelier presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina, un’opera per la Metropolitana di Napoli, una grande installazione per la V edizione di Intramoenia Extrart , rassegna internazionale ambientata nei castelli federiciani della Puglia.

La mostra è a cura di Stefania Severi, con la collaborazione organizzativa di Maria Grazia Massafra, responsabile del Museo, e allestimento a cura dell’architetto Monica Petrungaro per lo studio Alma.

Questo rendez vous alla Casina delle Civette, scrigno dello stile floreale, diventa l’occasione per rivivere un’atmosfera romana d’altri tempi: intorno al 1911 si celebravano i primi cinquant’anni dell’Italia unita con una bella esposizione internazionale, che dedicava una nuova galleria all’Arte Moderna, il Vittoriano; mentre d’Annunzio fuggiva a Parigi, rincorso dai debitori, al teatro Costanzi il pubblico poteva ammirare i Balletti Russi di Diaghilev, e così via, fino al 1917, quando Cocteau scrisse il suo primo balletto d’avanguardia, Parade e Picasso, che aveva lo studio a Via Margutta, flirtava con la sua futura prima moglie Olga e frequentava i Futuristi.
Un’ epoca in cui una delle tante Rome sparite, a pochi passi da via Nomentana, veniva trasformata, nascondendo o distruggendo una serie di gioielli architettonici Art Nouveau.

L’anno dannunziano e il centenario della Grande Guerra sono stati occasione per la Crespo per realizzare un Libro d’ Artista, pubblicato per l’occasione dall’editore Campanotto di Udine, nel quale si approfondisce il ruolo delle protagoniste della Belle Epoque, non semplici avventuriere ma spesso artefici del proprio successo, contemporaneamente artiste, intellettuali, imprenditrici, mecenati, muse, mogli, amanti, e, perché no, anche vittime degli eventi e di se stesse, come la Marchesa Casati, che avrebbe voluto essere un’ opera d’arte vivente, e lo fu, morendo però in miseria e in esilio volontario a Londra. Nel libro sono contenuti scritti di Achille Bonito Oliva, Stefania Severi, Maria Grazia Massafra ed una intervista dell’artista alla danzatrice Maria Strova, che ha dedicato la propria ricerca alla ricostruzione della biblica Danza dei Sette Veli e dell’uso del velo a partire dalla Loie Fuller, la danzatrice liberty per antonomasia. Maria Strova e Martinica Ferrara sono state protagoniste dell’inaugurazione della mostra, danzando coreografie originali ispirate all’oriente più
In concomitanza con la mostra uscirà, edito dall’editore Allemandi di Torino, un catalogo della produzione più recente della Crespo, dal titolo “Teatrini dell’Ibrida Immagine”.

Il libro, pubblicato nel 2015, anticipa la recente tendenza a recuperare storie di protagoniste per molto tempo dimenticate in linea con il rilancio del gusto Art Nouveau attraverso grandi mostre in tutto il mondo e soprattutto attraverso il cinema. Esce infatti il 15 giugno 2017 il film “Io Danzerò” , per la regia di Stéphanie Di Giusto, sulla vita della Loïe Fuller e sul suo rapporto con Isadora Duncan mentre è già andato in sala nel 2016 il film interpretato dalla Gregoraci su Mata Hari ( quasi una commemorazione del centenario della morte che ricorre quest’anno) per la regia di Rossana Patrizia Siclari.

La mostra Giardino delle muse danzanti:
le dannunziane di Maria Cristina Crespo
sarà aperta al pubblico
dal 2 aprile al 28 giugno 2015 con i seguenti orari:
martedì-domenica 9:00-19:00
la biglietteria chiude 45 minuti prima
INFO 060608 – www.museivillatorlonia.it

La Marchesa
Casati
"Vaso dell'Orchidea d'oro", 2009, ceramica a tre fuochi

Link

"Vaso Isadora (Isadora Duncan) ", ceramica, tre cotture, 2014

Link

Achille Bonito Oliva con Cristina Crespo
Il banner
all'ingresso di
Villa Torlonia
Particolare
dell'esposizione
Le danzatrici
Maria Strova e Martinica Ferrara inaugurano l'esposizione
Particolare
dell'esposizione

Sullo sfondo: "Vaso della Spia (Mata Hari)" (con Peonie bianche)

link

Il volume di Campanotto Editore
Il volume
di Allemandi